Stamattina alle ore 12.30 il CIPM Sardegna ha sottoscitto con la Questura di Cagliari, in persona del Questore dott. Pierluigi D’Angelo, il Protocollo d’intesa “Zeus” che introduce nei decreti di ammonimento la cosidetta “ingiunzione trattamentale” ai soggetti ammoniti dal Questore. I soggetti ai quali viene notificato il provvedimento di ammonimento per atti persecutori e violenza domestica potranno rivolgersi al CIPM Sardegna per intraprendere un percorso rieducativo e trattamentale finalizzato alla comprensione del disvalore delle condotte violente poste in essere per la prevenzione della recidiva.
L’attuazione del Protocollo “Zeus” rappresenta un importante strumento di prevenzione per queste tipologie di violenza e nasce dalla sinergia tra la Polizia di Stato e il CIPM consentendo il monitoraggio di casi critici.
Attraverso tale accordo di collaborazione, i soggetti ammoniti per atti persecutori e per violenza domestica, in sede di notifica presso la Divisione Anticrimine della Questura, che è l’ufficio che cura l’istruttoria per l’irrogazione delle misure di prevenzione, verranno esortati a rivolgersi al CIPM Sardegna per intraprendere un percorso orientato all’acquisizione della consapevolezza del disvalore sociale e penale delle azioni commesse. Successivamente il CIPM Sardegna, che si avvale di un’equipe di lavoro multidisciplinare (avvocati, criminologi, psicoterapeuti, sociologi, educatori e mediatori), comunicherà alla Questura la mancata presentazione del soggetto, la sottoposizione al percorso ovvero l’abbandono del trattamento. Comportamenti che il Questore di Cagliari valuterà come sintomatici o meno del persistere della pericolosità sociale.