La violenza è un fenomeno complesso e nelle relazioni la complessità aumenta. I contesti sportivi non ne fanno eccezione. I legami fondati sulla fiducia, sulla condivisione di desideri e passioni sportive costituiscono gli ingredienti sui quali la violenza può far breccia. Prevenire e intercettare precocemente le situazioni a rischio significa apprestare un sistema efficace di tutela per i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi, che si affacciano al mondo dello sport rendendolo un contesto per loro familiare nel quale affidarsi. Le ricerche internazionali ci indicano che prevenire significa evitare costi umani, economici e sociali di vasta dimensione. Difatti i programmi di prevenzione all’abuso e maltrattamento insegnano competenze per aiutare i bambini a proteggersi acquisendo diverse strategie, lavorano in maniera puntuale sul senso di colpa e la segretezza mitigandone le conseguenze negative e traumatiche. Questi programmi moltiplicano l’efficacia nell’adottare comportamenti protettivi grazie alle procedure adottate e le ricerche dimostrano che la corretta informazione su questi temi non aumentano ansia o preoccupazione nei bambini e bambine, ragazze e ragazzi. Diversi studi hanno dimostrato che i programmi di prevenzione migliorano la comunicazione genitori-figli, potenziando le competenze preventive familiari e dimostrano che i bambini dopo questi percorsi usano terminologie corrette, hanno dei comportanti più appropriati nei confronti del proprio corpo e di quello degli altri, favorendo l’emersione del non detto. Prevenire significa rendere pensabile la violenza, il contrario esporrebbe i bambini e le bambine a non decodificare i segnali e ad essere travolti dagli agiti violenti di minori e adulti, abili nell’intercettare le fragilità dell’infanzia. Pensabilità letteralmente significa “Possibilità di presentarsi come contenuto della mente o come oggetto dell’immaginazione”. Il tema dell’abuso e del maltrattamento deve poter essere un contenuto o un immaginario nella mente di tutti, perché trasversalmente, riguarda tutti. Il progetto mira a sensibilizzare i principali attori del mondo dello sport allenatori, preparatori e dirigenti, genitori e atleti alle problematiche legate all’abuso sessuale e il maltrattamento sui minori, fornire loro strumenti pratici per prevenire e contrastare il fenomeno e favorire il capacity-building, attraverso lo sviluppo di policy e linee guida di condotta e intervento specifici, mirati ed attuabili. La finalità prima è quella di prevenire comportamenti potenzialmente dannosi e lesivi per i minori. La prevenzione passa attraverso la possibilità di rendere pensabile la violenza: pensabilità letteralmente significa “possibilità di presentarsi come contenuto della mente o come oggetto dell’immaginazione”. Il progetto Giochiamo d’Anticipo mira a promuovere, all’interno dell’ambiente sportivo, una cultura del rispetto, della tutela del benessere psico-fisco dei minori, dell’inclusione, della parità di genere ma anche della prevenzione e dell’intervento. Affinchè questo aspetto culturale possa diffondersi e consolidarsi è necessario un ambiente sensibile e responsabile. Il contesto sportivo rappresenta per i minori un contesto di crescita, sviluppo ed apprendimento sicuro, in cui poter creare relazioni di fiducia con i pari e con adulti di riferimento. Tuttavia proprio la creazione di legami fondati sulla condivisione di desideri e passioni sportive e sulla fiducia rappresentano spesso un fattore di vulnerabilità per i minori perché basati su una differenza di potere, sulle deferenza, sul desiderio di fare bene e rispondere alle aspettative, sul prevalere della dimensione prestazionale e competitiva, tutti aspetti che possono favorire comportamenti da parte degli adulti che possono andare dall’inadeguato o inopportuno, al negligente, al lesivo, con effetti sullo sviluppo ed integrità psicofisica del minore. È dunque importante creare ambienti protetti e protettivi sia in grado di prevenire tali comportamenti ma anche di intercettarli e gestirli in modo adeguato, rispondendo prontamente e in modo efficace alla richiesta di aiuto o alla rivelazione da parte del minore.
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